• Recupero acque piovane

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La TecnoArtigianaAppalti, specializzata nella creazione di pavimenti in recupero acque piovane offre la sua esperienza su tutto il territorio del Lazio presso le località di seguito indicate:
Anzio, Acqua pendente, Alatri, Albano Laziale, Anagni, Anguillara Sabazia, Aprilia, Aquino, Arce, Arcinazzo Romano, Ardea, Ariccia, Arpino, Artena, Assisi (PG), Bassano Romano, Bassiano, Bolsena, Borgorose, Boville, Ernica, Bracciano, Campagnano di Roma, Campodimele, Canale Monterano, Canino, Capena, Capranica, Caprarola, Carpineto Romano, Cassino, Castel Gandolfo, Castel Madama, Castelnuovo di Porto, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Cervaro, Ciampino, Cisterna di Latina, Cittaducale, Civita Castellana, Civitavecchia, Colleferro, Contigliano, Cori, Fabrica di Roma, Fara in Sabina, Ferentino, Fiano Romano, Fiuggi, Formello, Frascati, Frosinone, Genazzano, Genzano di Roma, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Isola del Liri, L'Aquila, Labico, Ladispoli, Lanuvio, Lariano, Latina, Lenola, Maenza, Magliano Sabina, Manziana, Marino, Mentana, Montalto di Castro, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Monte San Biagio, Monte San Giovanni, Campano, Montefiascone, Monterotondo, Montopoli di Sabina, Morlupo, Nepi, Nettuno, Norma, Olevano Romano, Orte, Palestrina, Paliano, Palombara Sabina, Piedimonte San Germano, Piglio, Poggio Mirteto, Pomezia, Pontecorvo, Pontinia, Priverno, Prossedi, Riano, Rieti, Rignano Flaminio, Ripi, Rocca di Papa, Rocca Massima, Rocca Priora, Roccagorga, Roccasecca, Roccasecca dei Volsci, Roiate, Roma, Ronciglione, Sabaudia, Sacrofano, San Cesareo, San FeliceCirceo, Sant'Elia Fiume rapido, Sezze, Sonnino, Sora, Soriano nel Cimino, Sperlonga, Subiaco, Supino, Sutri, Terracina, Tuscania, Valmontone, Vasanello, Velletri, Veroli, Vetralla, Vignanello, Viterbo, Vitorchiano, Zagarolo.

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SISTEMI DI RACCOLTA DELL'ACQUA PIOVANA PER GLI EDIFICI
I sistemi di raccolta dell'acqua piovana (RWH) possono ridurre la dipendenza dalla rete idrica, per alleviare la pressione sulle risorse. Questi sistemi, infatti, stanno diventando sempre più popolari in tutto il mondo, per rendere gli edifici più adattabili e resistenti ai cambiamenti climatici.

Tuttavia, i sistemi di raccolta non-gravity, che richiedono energia elettrica per far funzionare le pompe e, in alcuni casi, disinfettare l'acqua con la luce UV, potrebbero non essere così "sostenibili" come si pensa. Alcuni ricercatori hanno messo in dubbio che l'utilizzo energetico e le emissioni di carbonio associati superino i benefici ambientali di altri sistemi di questo tipo.

Studi precedenti hanno usato l’analisi del ciclo di vita per stabilire il costo energetico dei sistemi di raccolta dell'acqua piovana, mentre gli ultimi studi hanno incluso una rappresentazione più accurata dell'energia utilizzata dalle pompe.
UN NUOVO METODO
Il nuovo metodo - che include una stima dell’energia utilizzata in fase di start-up così come quella utilizzata durante il funzionamento - distingue anche tra le diverse fasi di pompaggio ed è stato sviluppato per i sistemi RWH, dove non esiste un equipaggiamento di moniotoraggio dell’energia delle pompe. Inoltre, viene presa in esame anche l’efficienza delle pompe: poiché i sistemi di raccolta dell'acqua piovana non sempre includono monitor del consumo di energia, i ricercatori hanno dovuto stimare il consumo di energia in base al volume di acqua piovana.

Il nuovo metodo, che stima anche le emissioni di anidride carbonica derivanti dal processo, è stato testato su un sistema di raccolta dell'acqua piovana installato in un edificio adibito a uffici nel Regno Unito, dove veniva utilizzata l'acqua piovana per i servizi igienici.
Confrontando il loro modello migliorato con il semplice metodo utilizzato in precedenza, hanno visto come l'uso energetico e le emissioni di anidride carbonica previste dal metodo migliorato sono state del 60% superiori a quelli previsti. In definitiva i risultati rivelano che il sistema di raccolta dell'acqua piovana "a gravità" esaminato usava meno energia e costava meno per m3 di acqua, rivelando come queste nuove tecnologie emergenti possano essere un’interessante opportunità al fine di ridurre il consumo energetico negli edifici. (h.b.)
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEL SERBATOIO DI ACCUMULO ACQUA PIOVANA
Il fabbisogno idrico giornaliero per una persona è definito in 200 – 250 lt/giorno, di questi circa 100 – 150 lt/giorno possono essere non potabili quindi possono essere di origine piovana. Una famiglia di 4 persone consuma mediamente 300 mc/anno, di questi 150 – 180 mc /anno possono provenire da acqua non potabile. La disponibilità di acqua piovana sul territorio nazionale è mediamente pari a 800 – 1200 lt/anno x mq di superficie scolante, quindi da un tetto di 100mq di superficie "scolano” annualmente 100mc/ anno. Poiché le piogge d’estate scarseggiano, si considera un periodo di autonomia di circa 30 giorni, considerando che il fabbisogno giornaliero di acqua non potabile sia circa 100 lt/persona il serbatoio adeguato per una famiglia di 4 persone è poco più di 10 mc.

Nel periodo di primavera, autunno ed inverno l’acqua sarà sempre sovrabbondante e verrà scaricata nell’ambiente. Se con l’acqua piovana vogliamo provvedere all’alimentazione dei soli WC, pensando a 5 scarichi a persona al giorno (50 lt/giorno x persona) avremo un consumo giornaliero, per una famiglia di 4 persone, pari a 200 lt/giorno; quindi per avere un mese di autonomia sarà sufficiente un serbatoio da 6000 litri. Nel periodo di primavera, autunno ed inverno l’acqua sarà sempre sovrabbondante e verrà scaricata nell’ambiente.

Se con l’acqua piovana alimentiamo nelle ore notturne (8 ore) una linea di impianto di irrigazione a goccia da 4 litri/ora avremo un fabbisogno di 32 lt/giorno; ossia per un un mese di autonomia servirà un serbatoio di capacità circa 1000 litri. Con un serbatoio da 10 mc alimenteremo per un mese 10 linee di irrigazione a goccia da 4 lt/hr. Nel periodo di primavera, autunno ed inverno l’acqua sarà sempre sovrabbondante e verrà scaricata nell’ambiente.